Si parte!
Da Milano alla Maremma
Siamo Eleonora e Federico, abbiamo vissuto e studiato per tanti anni a Milano; entrambi interessati a tematiche ambientali abbiamo frequentato le Facoltà di Scienze Biologiche e Naturali.
Durante questo periodo ci siamo confrontati a lungo su come poterci liberare dal “disagio urbano/consumistico.”
E’ stata decisiva l’idea di conoscere e gestire il nostro cibo.
Un’altra vita
in campagna un’altra vita è possibile
Le prime edizioni di “Fa’ la cosa Giusta”, incontri alla Facoltà di Agraria e la lettura di testi come “Terra. In campagna un’altra vita è possibile.”(Sabina Calogero, Terre di mezzo libri) ci hanno fornito l’esempio concreto di alternative percorribili, che ci hanno affascinato e convinto a provare…
Le nostre impronte
da contadini
Le nostre impronte da contadini iniziano nel 2006, quando neolaureati, ci siamo trasferiti in Toscana. A Sassofortino (GR), paese di origine di Eleonora, abbiamo iniziato a gestire i terreni di nonno Aronne: qualche ettaro di uliveto, un po’ di castagni, circa un ettaro di seminativo.
Tutti tasselli preziosi per poterci inventare una piccola azienda agricola.
La piccola azienda agricola
non solo biologica ma ecologica
Accanto a tradizionali produzioni (olio e castagne) abbiamo introdotto la coltivazione dello zafferano e di un grande orto, perché riteniamo che un’agricoltura che non dipende da un’unica fonte di reddito sia più sostenibile e sicura.
Fin dall’inizio il tipo di agricoltura che avevamo in mente era non solo biologica ma ecologica, quindi di rispetto per l’ambiente a tutto tondo, dalla riduzione degli input chimici ed energetici, al contenimento dei rifiuti e alla riscoperta di varietà locali.
Recupero dei luoghi
scoperta dei tempi e modi di lavoro
Nel primo periodo ci siamo dedicati al recupero dei luoghi e alla scoperta dei tempi e modi di lavoro, fondamentale, a tale proposito, è stata la conoscenza di persone che avendo vissuto in campagna ci hanno potuto trasmettere le loro competenze, da quando vanno messe le patate a come si pota un ulivo.
Con la disponibilità dei primi prodotti, abbiamo ricercato un tipo di mercato consapevole e locale, G.A.S. e mercati di filiera corta.
Rete di produttori
cibo locale, solidale e di alta qualità
Da questi anni di esperienza e consci dei nostri limiti, abbiamo constatato l’importanza di poter far parte di una rete di produttori che consenta ad ognuno di proporre i propri prodotti senza doversi snaturare e al consumatore di avere accesso ad un cibo locale, solidale e di alta qualità. Per questo facciamo parte del gruppo che sta lavorando al progetto Pulmino Contadino.