Come produciamo
non usiamo pesticidi né veleni, solo metodi naturali per la nostra farina di castagne
Manutenzione del castagneto
Taglio dell’erba
Pulizia ricrescite dei polloni
Taglio dell’erba con decespugliatore.
Una volta a luglio e una volta a settembre.
Raccolta e prima cernita
Da qualche anno i castagneti hanno diminuito la loro produzione del 30% per l’incidenza di un patogeno denominato Cinipide galligeno. La raccolta dura in totale dai 15 ai 20 giorni.
Prima cernita per eliminare le castagne evidentemente bacate e sciupate.
Seccatoio
40 giorni di essiccazione a fuoco morto.
Trebbiatura. Serve per eliminare le bucce esterne delle castagne secche. Il prodotto che otteniamo dall’essicazione è 1/3 in peso di quello che immettiamo fresco (3 Kg di castagne fresche danno 1 Kg di prodotto essiccato e sbucciato).
Seconda cernita
Con quest’ultima scelta eliminiamo sia le castagne sciupate durante l’essiccazione(5%) che quelle colpite da una muffa Gnomoniopsis pascoe (45%), la perdita in quantità di prodotto è di circa il 50% del totale. Tempo di lavoro per 200 kg prodotto iniziale: circa una settimana per due persone.
Molitura
Scegliamo un mulino con macine a pietra e con una linea specifica per le castagne. Tempo di lavoro: una giornata.
Confezionamento
Confezioniamo sottovuoto per conservarla al meglio. Vendita.
I terreni della nostra azienda comprendono dei castagneti, risalenti ai primi dell’Ottocento, con varietà vocate alla produzione di farina (carpinese e rossolina); anch’essi erano ormai abbandonati da qualche decennio e avevano assunto l’aspetto di bosco ceduo.
Per questo abbiamo dovuto effettuare un importante intervento di recupero:
La raccolta delle castagne avviene dai primi giorni di ottobre , per circa tre settimane. Il lavoro seguente è una prima cernita per eliminare quelle visibilmente bacate e sciupate.
Per poter produrre la farina, portiamo le castagne in un seccatoio tradizionale a legna, dove vengono seccate per 40 giorni a “fuoco morto”. Alla fine del periodo sono trebbiate per eliminare le bucce esterne e nuovamente scelte.
Successivamente le portiamo al mulino che ha una linea di macine a pietra dedicate alle castagne; infine imbustiamo sottovuoto la farina ottenuta per conservarne al meglio le qualità.
Ci è stato di grande aiuto, in tutto il nostro percorso di castanicoltori, far parte di un’associazione che si propone di recuperare e valorizzare la cultura/coltura del castagno sul territorio delle Colline Metallifere, visita il sito dell’Associazione Valorizzazione Castagna Alta Maremma.
Senza pesticidi né veleni